PER UN'UTOPIA
Si è conclusa a Cà Lozzio a Piavon di Oderzo la visitatissima mostra "Per un'utopia". L'esposizione è nata da un'idea di Luigina Bortolatto, storico dell'arte di Treviso, che ha voluto sperimentare una proposta interdisciplinare, legata però all'esperienza consolidata di un gruppo di artisti, che si ponesse quale confronto interattivo in un luogo espositivo strutturalmente predisposto ad accogliere personali.
La mostra intendeva evidenziare un possibile percorso visivo fondato sulla ricerca di invenzioni sia estetiche che formali. "Utopia" quindi come ipotesi di evasione da modelli espressivi cristallizzati, realizzata mediante il ricorso a moduli primitivi, ma soprattutto come proposta autonoma per una riforma del linguaggio della comunicazione visiva all'interno di una società, quella contemporanea, che ricerca sempre nuovi stereotipi.
"Per un'utopia" è la seconda fase di un progetto globale che prevedeva la mostra "Un altro Rinascimento" ove gli artisti Mongarli, Pilutti, Sartori e Tesser, riuniti per l'occasione, sottolineavano l'aspetto creativo di fare arte. In sostanza tesi ed antitesi nel gesto pittorico a confronto.
Paolo Bertuzzo, Alfredo De Locatelli, Annabella Dugo, Paolo Favaro e Simone Ricciardiello sono gli artisti invitati dalla Bortolatto a dimostrare la sua ipotesi progettuale, e non per caso dal momento che essi hanno già sperimentato, riuniti in "gruppo", proposte di collocazione attiva di opere originali create appositamente per gli spazi che dovevano ospitarle quali Palazzo dei Diamanti a Ferrara, Villa Pisani a Monselice, la Galleria d'Arte Moderna di Malcesine e i Cantieri Navali di Venezia....
Stefania Zanardo
Il Corriere di Oderzo, 30 settembre 1989
IMMAGINI
La mostra è stata allestita nel 1989 nello spazio espositivo di Ca' Lozzio, presentata dalla storica dell'Arte Luigina Bortolatto e da Gina Roma, presidente dell'Archivio Arti Visive di Ca' Lozzio, Oderzo.

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